Le PutrelleVia Valperga Caluso, 11 - TorinoTel. 011 6599630Chiuso la domenicaVOTO FINALE: 7+
ATMOSFERA [VOTO: 8]
Ai margini della movida di San Salvario, una trattoria intima, con luci basse, candele sui tavoli, tovaglie a quadretti, alle pareti grandi lavagne con il menu del giorno e immagini della Tour Eiffel in costruzione, una botte gigante all’ingresso, la credenza della nonna in un angolo. Ideale per una cena romantica o per una serata di confidenze tra amici. D’estate, piccolo dehors nel cortile. Armarsi di pazienza per il parcheggio.
CUCINA [VOTO: 7]
La cucina delle Putrelle convince. Nel menu, non troppo elaborato, prevalgono i piatti della tradizione piemontese, a cominciare dagli antipasti: tomini e acciughe al verde, tonno di coniglio grigio di Carmagnola, battuta di carne cruda, vitello tonnato alla maniera antica, flan di stagione con fonduta. Non manca qualche guizzo di fantasia, come l’appetitosa tarte tatin di patate e stracciatella, il lonzino marinato e la carne cruda in tre varianti: acciughe, nocciole, stracciatella. Tra i primi, da provare i tajarin al ragù di coniglio e verdure, così come gli anoli ripieni di borragine con erbette fini e polvere di guanciale. Anche i secondi sanno di Piemonte: tagliata di fassone, gran tonnato con misticanza, capocollo di maiale in salsa di senape e mele. Tra i dolci, nota di merito per il tiramisù servito in tazza e per la tarte tatin. Barbera sfuso di tutto rispetto, ottimo il laurello (amaro a base di alloro) offerto a fine pasto.
STAFF [VOTO: 7]
La qualità del servizio varia a seconda delle serate: a volte è attento e veloce, altre (soprattutto se il locale è pieno) diventa affannoso e lento, ma le ragazze che si alternano ai tavoli sono cortesi e sorridenti.
PREZZI [VOTO: 7]
Conto equilibrato. Con un antipasto, un primo, un dolce e vino sfuso si resta sotto i 25 euro. Il menu degustazione a 19,50 comprende tris di antipasti, primo e secondo del giorno (bevande escluse). I piatti misti, ottima soluzione per assaggiare il meglio degli antipasti, si aggirano attorno ai 10 euro. Il prezzo dei dolci (4 euro) è uno dei più onesti in zona San Salvario, dove locali più pretenziosi fanno pagare un banale tiramisù anche 6 o 7 euro.
PIATTO FORTE
L’insalata russa è fresca, croccante, con una maionese delicata e gustosa. Una delle migliori in città.
PIATTO DEBOLE
Per poter apprezzare un piatto sperimentale come la tarte tatin di patate la porzione dovrebbe essere più generosa.
TOILETTE [VOTO: 8]
Pulita, graziosa, un tuffo nel colore bordeaux.
CONSIGLIO NON RICHIESTO
Un piccolo sforzo organizzativo per evitare che, nonostante il locale semivuoto, alcuni dei piatti proposti nel menu del giorno non siano più disponibili già a inizio serata.
La Cucina di Lido
Corso Novara 35, Torino
Tel. 011 2075527 - 349 0858594
Chiuso la domenica e il lunedì
VOTO FINALE: 6/7
ATMOSFERA [VOTO: 6]
Se Lido fosse a San Salvario, avrebbe la coda fuori dal locale. Invece è
in terra di frontiera e per provare la sua valida cucina devi proprio
andare a cercarlo. L’atmosfera anonima e l’età media da Villa Arzilla
non aiutano. Qui si viene per mangiare (bene) e conversare in
tranquillità, non per far colpo sulla nuova fiamma. Oltre alla sala
principale, il locale comprende una spoglia stanzetta in fondo alla
cucina, che può affascinare chi vuole vedere lo chef all’opera, e un
dehors estivo animato da un folcloristico viavai.
CUCINA [VOTO: 7 ½ ]
Onore al merito di Lido Baggiani. La sua cucina è genuina, senza
fronzoli, fatta di materie prime fresche assemblate con cura. La carta
degli antipasti si divide equamente tra terra e mare: il polpo con le
patate (tenerissimo, ghiotto, da non perdere) o la battuta di vitello,
la tartare di tonno o il vitello tonnato (fatto come Dio comanda, con la
carne ancora rosa e una salsa che richiede accurata scarpetta), le
sarde in saor (digeribili nonostante la cipolla) o il flan di carciofi
con fonduta. Sia tra i primi che tra i secondi prevale il pesce, a parte
eccezioni come gli gnocchi al castelmagno o la tagliata di vitello:
gustosi i tagliolini al ragù di pesce (forse solo un po' troppo pepati)
così come i ravioli di pescato e lo gnocco al ragù bianco di pesce. A
seguire, filetto di dentice in crosta di pistacchio, bocconcini di
pescatrice gratinati, cacciucco alla livornese, frittura di calamari,
tagliata di tonno (ben condita e così tenera che si taglia con un
grissino, lei sì, altro che il suo rivale in scatola). Tra i dolci fatti
in casa eccellono il gelato alla crema di marroni e la fantasia
millefoglie in coppa a base di crema e fragole. Non mancano i classici
come il creme caramel, la tarte tatin (ottima, anche se servita senza
panna né gelato) o la torta pere e cioccolato. Ottimi i grissini stirati
a mano da Lido.
STAFF [VOTO: 6]
Servizio altalenante
spesso affidato ad un solo cameriere che si aggira per la sala con aria
smarrita. Ci pensa Lido a scaldare l’atmosfera passando di tanto in
tanto tra i tavoli per due chiacchiere con i clienti.
PREZZI [VOTO: 7]
Con un antipasto, un piatto principale, un dolce e un quarto di vino
sfuso si arriva a 30 euro. Onesto, se si considerano i prezzi
spropositati di altri ristoranti torinesi che si piccano di essere i
migliori in fatto di pesce.
PIATTO FORTE
Il gelato alla crema di marroni è una delizia che trovi solo da Lido. Guai a non provarla!
PIATTO DEBOLE
I ravioli di pescato, se pur con un ripieno eccellente, dovrebbero essere tenuti più al dente.
TOILETTE [VOTO: 8]
In perfetto ordine, pulita, spaziosa.
CONSIGLIO NON RICHIESTO
Calibrare i tempi in cucina: succede sovente che il cameriere si
presenti con il primo mentre stai ancora gustando l’antipasto. Relax!